A quarant’anni dai primi studi sui beni relazionali vogliamo fare il punto con studiosi di varie discipline, per restituire la ricchezza di questo campo di ricerca ma anche guardare al futuro con lenti nuove. Interverranno:Stefano Bartolini, Leonardo Becchetti, Livio Bertola, Sabrina Bonomi, Luigino Bruni, Luca Corazzini, Dalila De Rosa, Elena Granata, Benedetto Gui, Ugo Morelli, Licia Paglione, Vittorio Pelligra, Diana Sartori, Stefano Zamagni, Ombretta Zulian.

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Con il contributo di

Giornata Nazionale dell'Economia Civile

Quando nella narrazione corrente parliamo di benessere delle persone il pensiero va immediatamente ad una certa disponibilità di beni materiali, ad un tenore di vita soddisfacente o alla possibilità di viaggiare e di investire su beni di confort.Eppure, uno dei messaggi più chiari che da tempo ci vengono dal filone di studi su economia e felicità e dalle esperienze di ciascuno di noi, ci costringe a rivedere in modo critico questa convinzione. Godere di una buona rete amicale e familiare, abitare in un luogo che favorisca relazioni positive, avere un lavoro appagante, stare nella natura, frequentare gli amici, sono determinanti fondamentali del benessere e della felicità delle persone.Senza beni relazionali, senza relazioni positive e di qualità, durature nel tempo e capaci di sostenerci nei momenti di bisogno, le nostre vite sono più povere e fragili.