Professoressa di Economia alla Pontificia Facoltà di Scienze dell'educazione "Auxilium"
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Collabora con L'Osservatore Romano con articoli sull'attualità, il ruolo delle donne, il lavoro, i giovani.
Alessandra Smerilli è un crocevia di passioni coltivate con dedizione, impegno e grande capacità di intuito. C’è un punto ricorrente nel suo pensiero che ha a che fare con la gratuità, quella energia fuori misura che fa andare sempre oltre il proprio limite. È convinta che non ci sia vita buona - nella sfera privata come in quella pubblica - senza gratuità. E non c’è gratuità senza carismi (vengono entrambi da “charis”). È questa la ragione per la quale l’indigenza di una società, come la nostra, che emargina i carismi, dalla politica, dall’economia, dai mass media, è soprattutto indigenza di gratuità, carestia di un tocco umano che sia fine a se stesso, carestia di gente che ci incontra e ci avvicina perché gli interessiamo come persone. La sua narrazione è piena di tensione etica, come dimensione fondante dell’economia, di attenzione agli ultimi, ai giovani, alle periferie.La sua lettura del tempo presente è lucida e attenta, spesso irriverente delle convenzioni, non teme di sfatare luoghi comuni e certezze consolidate. È anche proposta culturale e educativa, che si trasferisce nel suo lavoro di docente e di instancabile promotrice culturale.Socia fondatrice e docente di SEC – Scuola di Economia civile, insegna Economia politica alla Pontificia Facoltà di Scienze dell’educazione “Auxilium” di Roma. È membro del Consiglio Nazionale del Terzo Settore, del Comitato etico di Etica SGR, oltre che del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali dei Cattolici.Grazie alla sua capacità e efficacia comunicativa è diventata una voce autorevole nel dibattito di questo Paese, con frequenti interventi su radio, televisioni e riviste qualificate. Religiosa salesiana è stata una delle poche religiose ammessa come uditrice al Sinodo dei vescovi sui giovani.