La Carta di Firenzeper l'Economia Civile

Il futuro dopo il Coronavirus

Noi cittadini, donne e uomini, liberi di spirito, impegnati nei campi più diversi del lavoro, della ricerca e dell’insegnamento, delle arti, dei mestieri e della creatività, della cooperazione - che amiamo l’Italia e ci sentiamo parte viva d’Europa - in questi mesi segnati dalla pandemia e dalla crisi ambientale, sentiamo l’urgenza di un cambio di rotta e di un impegno comune più incisivo, in difesa della salute, della scuola, del lavoro, dell’ambiente e del benessere collettivo.Per questo ci impegniamo a:

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SOSTENEREil valore del lavoro e delle persone


Perché l’Economia Civile è uno sguardo sulla realtà economica che affonda le sue radici nella tradizione dell’Umanesimo civile e dell’Illuminismo italiani. Afferma la centralità della persona e il valore del lavoro come luogo di realizzazione delle più profonde aspirazioni umane. Rifiuta l’idea che si possano trattare le risorse umane al pari di quelle materiali e tecnologiche: l’uomo si realizza con il proprio ingegno, con il lavoro manuale e intellettuale e non può mai venire ridotto a mero fattore di produzione o ingranaggio di un sistema produttivo. Non può essere mortificato nelle sue aspirazioni di realizzazione professionale.

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CREDEREnella biodiversità delle forme di impresa


Perché l’Economia civile si batte per affermare e garantire la pari dignità di ogni forma giuridica d’impresa operante nei mercati e la biodiversità delle forme d’impresa.L’impresa capitalistica non è l’unica, né l’esclusiva, né la naturale né la superiore forma d’impresa, anche se le imprese di capitali costituiscono numericamente la maggioranza della popolazione imprenditoriale, sia a livello nazionale che a livello mondiale. Molteplici vecchie e nuove forme di impresa cooperativa la affiancano nell’edificazione del bene comune. Senza imprese - e dunque senza mercato non c’è né incivilimento né crescita né sviluppo. L’economia civile guarda pertanto con fiducia ed ottimismo ad una nuova tendenza di ibridazione (in una nuova ricchezza e pluralità di forme organizzative) che si affaccia dove sempre più imprese cercano di coniugare profitto ed impatto sociale, creazione di valore economico, dignità e qualità del lavoro e sostenibilità ambientale.

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PROMUOVEREla diversità e l'inclusione sociale


Perché negli ultimi anni, la corsa al ribasso sui diritti del lavoro e la concorrenza fiscale tra paesi per attirare insediamenti produttivi hanno portato con sé una crescita insostenibile dei livelli di diseguaglianza sociale ed economica tra le persone all’interno degli Stati, in grado di minacciare la coesione sociale e la tenuta stessa. Ma un mercato che voglia dirsi civile deve tendere a colmare divari economici e sociali, consentendo a tutti, e non solo ai più forti e ai più efficienti, di prendere parte al processo economico e finanziario attraverso l’attivazione di meccanismi di inclusione di uomini e donne e ri-generazione di chi si trova ai margini, attraverso la valorizzazione delle diversità come ricchezza sociale.

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VALORIZZAREl’impresa come luogo di creatività e di benessere


Perché l’impresa civile (capace di coniugare creazione di valore economico e di senso, produttività e sostenibilità sociale ed ambientale) si fonda sulle relazioni tra persone e rappresenta in quanto tale uno dei principali e influenti luoghi di formazione del carattere e della personalità umana.Frutto di ispirazione e di creatività, di capacità di leggere i nuovi bisogni e i nuovi spazi di mercato, di nuove competenze, di buone relazioni con il contesto territoriale e con le comunità. È un’impresa esperta non solo in competenze tecniche ma anche in capacità relazionali, dove reciprocità, gratuità e fiducia sanno generare relazioni positive e un sovrappiù sia economico che sociale.

INVESTIREnell’educazione e nella promozione umana


Perché, se è vero che è possibile massimizzare l’utilità anche in piena solitudine, per essere felici bisogna essere almeno in due (come ricordava Aristotele), perché la felicità richiede il riconoscimento di almeno un’altra persona.La vera determinante del benessere è legata alla produzione e al consumo di beni relazionali: tra questi, i più rilevanti sono l’amicizia, l’amore, la fiducia, l’impegno civile, i servizi alla persona.Quanto più un’economia avanza, tanto più la domanda di beni relazionali diventa strategica rispetto alla domanda di beni privati e di beni pubblici.Le relazioni di qualità sono la chiave del successo delle relazioni nei luoghi di lavoro e favoriscono la creazione di fiducia e di capitale sociale. Dono e reciprocità sono i fattori chiave che le costruiscono.

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PROPORREuna nuova idea di salute e di benessere


Perché tutta la società deve farsi carico della salute delle persone e del loro benessere, non solo l’ente pubblico (o il mercato), perché i portatori di bisogni sono anche portatori di conoscenze e di risorse.Da questo deriva una triplice conseguenza. Primo: l’ente pubblico non è l’unico e esclusivo titolare del diritto-dovere di erogare servizi di welfare destinati ai propri cittadini e, specialmente, del potere di definire da solo i modi di soddisfacimento dei bisogni individuali. La Repubblica comprende lo Stato, non viceversa, come la nostra Carta Costituzionale esplicitamente riconosce. Secondo: gli enti del terzo settore e della società civile organizzata assumono un ruolo cruciale nell’individuazione dei bisogni e nella generazione di soluzioni e politiche. Terzo: per risolvere i problemi e muovere verso il bene comune il ruolo dei cittadini (stili di vita, voto col portafoglio nelle scelte di consumo e di risparmio, partecipazione alla vita delle organizzazioni sociali) è decisivo.La pandemia ha messo in luce la necessità di ripensare in maniera più collaborativa le relazioni tra società civile, mercato e Stato

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COLTIVAREil rispetto e la cura dell'ambiente


Perché oggi non è più pensabile occuparsi di povertà, di welfare o di salute senza occuparsi di ambiente e territorio.La ricchezza del nostro paese è data dalla sua biodiversità naturale e dalla ricchezza di senso e varietà dei genius loci dei suoi territori che affondano le radici nelle nostre tradizioni e che rappresentano dei veri e propri vantaggi competitivi nell’economia globale. E la tutela dei luoghi (non solo meri spazi) non può prescindere dalla storia.La gravità delle crisi ambientali e sociali, le devastazioni del patrimonio naturale e artistico ma anche la banalità del male di tante decisioni riguardanti il territorio, incuria, mancanza di prevenzione, assenza di controlli, noncuranza del rischio e della fragilità dei luoghi, violazione delle regole, richiedono una presa di posizione più forte.La terra non è solo strumento, fattore di produzione, piattaforma. Agisce e reagisce, cambia e si trasforma, a livello chimico, biochimico, geologico; reagisce all’uomo e alle sue azioni, talvolta si ribella con forza.

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ATTIVAREenergie giovani, innovazione e nuove economie


Perché per attivare i quattro fattori fondamentali del progresso civile e sociale (la persona capace di costruire relazioni, l’impresa civile, il valore generativo e la sussidiarietà circolare come chiave per la soluzione dei problemi economici e sociali) l’economia civile ha sperimentato in questi anni un processo che va oltre la pur importante enunciazione di principi.Un percorso fatto di momenti di formazione, d’incontro e d’investimento sui territori, di ricerca e studio delle buone pratiche che sono semi di speranza per il futuro, di costruzione di laboratori dove rendere presente e far interagire i tre ingredienti fondamentali per il progresso civile: energie giovani, innovazione, creazione di valore economico (socialmente ed ambientalmente sostenibile).È lungo questo percorso generativo e ricco di senso che l’Economia Civile chiama a raccolta tutte le persone di buona volontà che desiderano coinvolgersi per la realizzazione del Bene Comune.

È lungo questo percorso generativo e ricco di senso che l’Economia Civile chiama a raccolta tutte le persone di buona volontà che desiderano coinvolgersi per la realizzazione del Bene Comune.

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I PRIMI 100 1. LEONARDO BECCHETTI - Direttore Festival Nazionale Economia Civile - Università di Roma Tor Vergata - Cofondatore NeXt - Nuova Economia per Tutti2. GIULIANO AMATO - Vicepresidente della Corte Costituzionale3. ROSSANA ANDREOTTI - Consigliera di Amministrazione S.E.C4. FRANCESCO ARECCO - Artista Visivo5. GREGORIO ARENA - Presidente di Labsus6. STEFANO ARDUINI - Direttore Vita No Profit Magazine7. EDOARDO BARBAROSSA - Presidente Fondazione Èbbene8. SERGIO BERALDO - Università degli Studi Federico II di Napoli9. CLAUDIA BENEDETTI - Segreteria Generale Federcasse - Federazione italiana BCC-CR10. LIVIO BERTOLA - Presidente AIPEC Associazione Imprenditori Economia di Comunione11. ALESSANDRO BIANCHI – Università Internazionale della Pace (ONU)12. UGO BIGGERI - Presidente Etica sgr13. MASSIMO BINI - Amministratore Delegato Arti Grafiche Castello14. VALENTINO BOBBIO - Segretario Generale NeXt Nuova Economia per Tutti15. RICCARDO BONACINA - Editorialista16. SABRINA BONOMI - Università degli Studi eCampus17. SANDRO RICALDONE - Critico d’Arte e Curatore18. ALBERTO BRESSAN - Penn State University19. RENATO BRIGANTI - Università degli Studi Federico II di Napoli20. LUIGINO BRUNI -Università LUMSA di Roma e Cofondatore S.E.C21. ROBERTA CAFAROTTI - Direttrice Scientifica Earth Day Italia22. CINZIA CAPORALE - Dirigente Istituto di Tecnologie Biomediche (ITB)23. VIRGINIO CARNEVALI - Presidente di Transparency International Italia24. FRANCESCA CHIAVACCI - Presidente Nazionale ARCI25. STEFANO CIAFANI - Presidente Nazionale Legambiente26. ANDREA CIARINI - Università Sapienza di Roma27. FRANCESCO CICIONE - Fondatore e Presidente di Entopan28. VITTORIA CODA – Professore Emerito Università Bocconi29. FRANCESCA MARIA CORRAO - Università Luiss Guido Carli30. ENRICO GIOVANNINI - Portavoce Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile31. GIOVANNI BATTISTA COSTA - Presidente NeXt - Nuova Economia per Tutti32. AUGUSTO DELL’ERBA - Vicepresidente Vicario di Federcasse33. CARMELA DE CARO - Università Luiss Guido Carli34. GIUSEPPE DE LUCA – Università di Firenze35. GIGI DE PALO – Forum Nazionale delle Famiglie36. FABIOLA DI LORETO - Direttore Generale Confcooperative37. GIUSEPPE DI FRANCESCO - Presidente Fairtrade Italia38. FRANCESCA DI MAOLO - Presidente dell’Istituto Serafico39. MARIA CRISTINA D’ORLANDO - Presidente PEFC Italia40. MARCO DOTTI - Giornalista e docente presso l’Università di Pavia41. ANNA FASANO - Presidente Banca Popolare Etica42. FRANCESCO FERRANTE - Ecologisti Democratici e Vice-Presidente Kyoto Club43. IDA FINZI - Psicologa psicoterapeuta44. ELENA FERRERO, CEO di Atelier Riforma45. CLAUDIA FIASCHI - Vicepresidente Nazionale di Confcooperative46. ANNA FISCALE - Fondatrice e presidente di Quid47. ANTONELLA SABRINA FLORIO - Presidente Anima per il sociale nei valori d’impresa48. ALESSANDRO FRANCESCHINI - Presidente Altromercato49. MARCO FREY - Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa50. RUGGERO FRECCHIAMI - Direttore Generale Gruppo Assimoco51. VALERIO FRICARI - Università di Roma Tor Vergata.52. ANNA MARIA FURLAN, Segretaria Generale della CISL53. MARCO GALLEGATI - Università Politecnica delle Marche54. WALTER GANAPINI - Ambientalista, Coordinatore Scientifico Progetto FràSoleAssisi55. MAURIZIO GARDINI - Presidente Nazionale Confcooperative56. SERGIO GATTI - Direttore Generale Federcasse57. GIOVANNI BATTISTA GIROLOMONI - Presidente Girolomoni Cooperativa Agricola58. LUCA GNAN - Università degli Studi di Tor Vergata59. PATRIZIO GONNELLA - Presidente dell’Associazione Antigone60. ELENA GRANATA - Politecnico di Milano - Vicepresidentessa SEC61. MARIA GRAZIA GUIDA - Vicesindaco di Milano62. PAOLO VENTURI, Direttore Aiccon63. NUCCIO IOVENE - già Segretario generale del Forum del Terzo Settore64. ALESSANDRO LERRO – Presidente Comitato Scientifico AssoFintech65. ANNA MANCA - Presidente della Commissione Pari Opportunità66. GRAMMENOS MASTROJENI - Diplomatico, Cooperazione allo Sviluppo67. ALESSANDRO ROSINA - Professore all'Università Cattolica di Milano68. MAURO MAGATTI - Professore all'Università Cattolica di Milano69. RICCARDO MARIA MONTI – CEO Triboo, già presidente ICE70. MASSIMO MONTI - Amministratore Delegato Alce Nero71. ANGELO MORETTI - Direttore Generale Consorzio Sale della Terra72. ROBERTO MORABITO - Direttore Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali ENEA73. VITTORIO PELLIGRA - Università degli Studi di Cagliari74. GIULIANO POLETTI - Già Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali75. ANTONELLO POSTERINO – CEO Web Genisysa76. FABIO PRANOVI - Responsabile RUS - Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile77. GIORGIO PRAMPOLINI - Presidente Rete Economia Solidale di Modena78. PRISCO PRISCITELLI - Vicepresidente Società Italiana di Medicina Ambientale79. FRANCESCO PROFUMO – Presidente Compagnia San Paolo80. LUCA RAFFAELE - Direttore NeXt Nuova Economia per Tutti e Presidente Gioosto81. GABRIELLA RASCHI - Presidente Gruppi del Volontariato femminile vincenziano82. PIETRO RAGNI - Direttore Consorzio Interuniversitario INBB83. MASSIMO RENNO - Presidente Associazione Botteghe del Mondo84. SILVIA ROSSI - Direttrice Fondo Sviluppo85. ROBERTO ROSSINI - Presidente Nazionale ACLI86. FLORINDO RUBETTINO – Founder e CEO Rubettino87. MARCO RUISI - Università di Palermo88. PIERLUIGI SACCO - Professore Ordinario presso Università IULM89. ARTURO SANTINI - Presidente Alce Nero90. SABINA SINISCALCHI- Presidente Oxfam Italia91. ELISABETTA SOGLIO - Giornalista Corriere della Sera Buone Notizie92. ALESSANDRA SMERILLI - Consigliera per l’economia Consiglio di Stato Vaticano93. MATTEO SPANÒ - Presidente BCC Pontassieve94. DINA TADDIA - Consigliera Delegata We World95. ROBERTO TASCINI - Presidente ADOC96. GISELLA TRINCA - Presidente Unasam97. MARCO VENTURELLI - Segretario Generale Confcooperative98. SANTO VERSACE - Imprenditore99. LUISA VUILLERMOZ - Direttore Fondazione Gran Paradiso100. STEFANO ZAMAGNI - Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali

OLTRE I 100 CATERINA ACQUARONE - Coordinatrice Eye On BuyGIACOMO BIZZARRI - CEO MashcreamANTONIO BRUNORI - Segretario Generale PEFC ItaliaROCCO CICIRETTI - Università di Tor VergataGIANCARLO DEBERNARDI - Progetto San FrancescoFRANCESCO DELLAGIACOMA - Vicepresidente Vicario PEFC ItaliaPAOLA FERRARA - Responsabile Sostenibilità ConfcooperativeFRANCESCO RULLANI - Università Ca’ Foscari di VeneziaPIETRO ISOLAN - Vicepresidente AIPECGIUSEPPE LA ROCCA - Scuola Normale Superiore di PisaANTONIO LA SPINA - Università LUISS Guido CarliGIOVANNI LA TORRE - Consulente di direzione e saggistaMANUELA LUPI - Avvocato in La SpeziaMATTEO MASCIA - Fondazione LanzaRICCARDO MILANO - Socio Fondatore di Banca EticaGIUSEPPE NOTARSTEFANO - Università LUMSA di PalermoDAVIDE PATI - Vice Presidente LiberaGIACINTO PALLADINO - Presidente di First Social LifeMARCO PICCOLO - Amministratore delegato Reynaldi s.r.lMAURIZIO PITZOLU - The Economy of Francesco e S.E.CCARLO ANTONIO PESCETTI - Fondazione SodalitasMARCO PICCOLO - Amministratore delegato Reynaldi s.r.lPIERLUIGI SASSI - Presidente Earth Day ItaliaARTURO SANTINI - Presidente Alce NeroMAURO VERGARI - Responsabile studi ricerche e innovazioni AdiconsumEUGENIO ZANIBONI - Università di FoggiaANGELO CORTESI - Amministratore di Co.El.BENEDETTO GUI - Università SophiaALBERTO MELLONI - Università di Modena-Reggio EmiliaSAVERIO MECCA – Università di FirenzeMARCO VIGANÒ - First Social LifeMASSIMO GIUSTI - ImprenditoreGIOVANNA MELANDRI - Presidente SIA e Human Foundation